AVVISO AI NAVIGANTI: DAL 15 SETTEMBRE LA VETRINA SI E' SPOSTATA SU NUOVO BLOG.

AVVISO AI NAVIGANTI: DAL 15 SETTEMBRE LA VETRINA SI E' SPOSTATA SU NUOVO BLOG.
NUOVO BLOG: www.ninomalgeri.blogspot.com ci si può collegare anche subito, cliccando sul veliero.

domenica 27 luglio 2008

Vivere in comunità europea.

Nella foto: Parigi al tramonto.

I Messicani riferendosi agli USA dicono:" Ahi Messico, cosi lontano da Dio ma cosi vicino agli Stati uniti", rimarcando la loro forzata dipendenza economica verso il loro ingombrante vicino, d'altronde Richard Nixon ( http://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Nixon ) ex presidente, durante il suo mandato era solito affermare che il Messico non era nient'altro che il cortile di casa degli Stati Uniti.
Faccio questa riflessione dopo aver letto un articolo del giornalista Martinelli trovato in rete, il quale descrive una sua esperienza al confine con la Francia, e viene in mente che dopo quasi otto anni dall'entrata in vigore dell'Euro e quasi quindici dalla formazione della Comunità Europea, sarebbe opportuno capire quanto siamo vicini al sistema di vita delle altre nazioni facenti parte questa Comunità, a proposito dell'europa, il poeta francese Paul Valéry( http://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Val%C3%A9ry ) diceva:"L'Europa diventerà quello che in realtà è, cioè un piccolo promontorio del continente asiatico".

Ora visto che è assodato che le nazioni del nord Europa come la Svezia, la Danimarca, l'Olanda, sono anni luce lontani da noi per qualità della vita ed il rispetto dell'ambiente, per non parlare della Svizzera, che, famosa solo per aver dato i natali a Guglielmo Tell ( http://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Tell ) e per gli orologi, ha un tenore di vita fra i più alti del mondo, molto più realisticamente bisognerebbe confrontarsi per esempio con i nostri cugini d'Oltralpe, e allora immagini che probabilmente la realtà Francese è molto simile alla nostra, poi ti capita di leggere l'articolo sopracitato e ti viene il sospetto che siamo noi che siamo nel medioevo nei loro confronti.
L'articolo:

Sto terminando la mia settimana ospite di parenti in un paesino arroccato sulle colline dell'entroterra di Bordighera. Qualche giorno lontano dalle nanopolveri padane giusto per riassaporare il mondo dal lato di chi cerca di non aver niente da fare.Il rituale prevede sveglia, corsetta a perdifiato che le irte di queste zone la trasformano in maratona olimpica, doccia, edicola sulla strada che porta alla spiaggia libera, 3 ore fra lettura, chiacchiere e una partita a beach volley sulla sabbia, pranzo, riposo di un'oretta e il resto del pomeriggio in bicicletta lungo la riviera.
Fra Menton e San Lorenzo,ho praticamente percorso il cuore pulsante dell'economia di una provincia italiana qualunque come quella di Imperia.Vivere a ritmi lenti si colgono dettagli che da stressati sfuggono: intanto gli abitanti di queste zone guidano auto e moto come pazzi. Circolare su queste stradine liguri affiancate da muri su un lato e da strapiombi dall'altro si rischia continuamente di impastarsi o di essere investiti. Per fortuna sta per essere realizzata una fantastica pista ciclabile sul tracciato della vecchia ferrovia litoranea.
I tratti in cui è già in funzione stridono con l'Aurelia a fianco, vecchia, pericolosa e malandata.Le spiagge attrezzate a pagamento sono quasi deserte, in compenso le fette di spiaggia libera sono frequentatissime anche se rimaste come 30 anni fa, con un solo spogliatoio e una sola doccia peraltro gelida. Da ragazzo ricordo che era il contrario. Pochissimi i vacanzieri in questa terza decade di luglio rispetto ai bei tempi. Un barista di Riva Ligure mi ha detto: "Vede? La gente è un terzo rispetto all'anno scorso! Sono diventati tutti esterofili perché all'estero andare in vacanza costa meno.." Bè, effettivamente ho storto il naso anch'io pagare 8 euro e mezzo una piadina e una birra.
Lo avevo incalzato io il barista, chiedendogli se il titolone in prima pagina de "Imperia Sanremo" che scriveva: via l'intercity, migliaia di turisti in meno in Riviera, fosse la vera causa della penuria di presenze di vacanzieri in Liguria, a parte i nipotini con i nonni intenti a sragionare su Formula 1 e calciomercato.
Altro che crisi economica,. Qui nessuno pare rendersi conto…Pochi i giornali tra le mani dei vacanzieri, tra i più diffusi "Tuttosport" "Sorrisi e canzoni" "La gazzetta dello sport". Per il resto anche qui tutto è sopravvalutato. A Menton, in Francia, i prezzi delle case hanno una media di 7 mila euro al metro quadrato, in tutta la Liguria difficile trovare a meno di 4 mila seppur la qualità di vita urbana non sia un granché. Va bene il mare ma non dimentichiamo che la spiaggia spesso è ridotta a rimasugli di ghiaia, lungomare, ferrovia, case, strada statale e ancora case se non montagna a strapiombo che impedisce (fortunatamente) cementificazione. Il tutto condito da rumori e frastuoni che sembra di stare a Milano.
Tuttavia un altro mondo si affaccia arrivando al ponte San Ludovico dov'è rimasto il rudere della dogana di confine tra Italia e Francia.Alla faccia dell'Europa, stare a cavallo della fettuccia che segna la linea spartiacque dei 2 Stati traspaiono beffarde le differenze tra 2 mondi che cambiano in pochi centimetri. A parte il mare e il clima che fortunatamente non conoscono confini, laddove finisce l'asfalto lucido e scivoloso di Ventimiglia inizia quello francese recente e drenante. Il marciapiedi dell'ultimo lembo italico senza manutenzione con le erbacce che spuntano fra le cicche di sigarette, si trasforma nel volgere di un passo con asfalto rossiccio e zoccolino in porfido senza l'ombra di una sola cartaccia.
Dirigersi in Francia ci si immerge in un ambiente che non ha nulla da invidiare ai paradisi dei set di Baywatch. E' proprio un altro mondo, almeno quel tratto di Francia! Anche se la benzina costa quasi come in Italia ed anche se i cugini d'oltralpe mostrano tutta la loro goffaggine quando fingono di non capire la lingua italiana. Mai come in questi giorni ho avuto la sensazione di quanto i francesi reputino gli italiani allo stesso modo col quale gli italiani reputano gli albanesi.Vabbè che i liguri saranno pure tirchi ma troppo spesso i graziosissimi centri storici dei paesi rivieraschi non riescono a celare la tristezza che trasmettono le centinaia di abitazioni con l'intonaco che cade e la poca manutenzione degli arredi urbani.
Se la pista ciclabile stride davvero col resto significa che siamo un paese finito. Menton si vede che è stata costruita con un piano regolatore che ha avuto più rispetto per gli spazi. Nonostante le montagne siano più o meno invasive della poca pianura com'è per la media dei paesi liguri.Morale: questa breve sosta in Liguria non mi ha rincuorato tantomeno tranquillizzato.
Anzi, ho avuto ulteriore conferma di come l'Italia stia affogando in una crisi di proporzioni spaventose con la morfina dell'indifferenza e della rassegnazione.Mi chiedo, ma sarebbe tanto difficille, agevolare l'economia, sgrassare il bubbone del pubblico e fare qualcosa di veramente federale per diminuire il debito pubblico! Meglio non pensarci perché la tentazione di varcare definitivamente quel confine è forte.

Pillola del giorno:
Per raggiungerti ho preso treni,
per raggiungerti ho preso aerei,
per raggiungerti ho preso navi...
Si, ma... qui se non restituisco tutto,
mi sbattono in galera per vent'anni.
Flavio Oreglio.


Nessun commento: