AVVISO AI NAVIGANTI: DAL 15 SETTEMBRE LA VETRINA SI E' SPOSTATA SU NUOVO BLOG.

AVVISO AI NAVIGANTI: DAL 15 SETTEMBRE LA VETRINA SI E' SPOSTATA SU NUOVO BLOG.
NUOVO BLOG: www.ninomalgeri.blogspot.com ci si può collegare anche subito, cliccando sul veliero.

venerdì 11 luglio 2008

Economia su Repubblica anno 2008 e Telegiornale delle venti anno 2011.


Mi sono assentato qualche giorno per visitare una azienda produttrice di sedute della quale vorrei parlare nei prossimi giorni, ma l'impellenza del momento è concentrata sui dati che vengono comunicati dall'ISTAT e cosi propongo al vostro giudizio due brani ripresi dalla rete, a voi valutare quello più rispondente alla realtà. (foto in alto-Visione apocalittica: Eruzione Geyser in Yellowstone National Park)

1)Da La Repubblica
Roma 10 luglio 2008
Brutte notizie dall'Istituto di statistica che segnala una riduzione su maggio 2008 è il dato peggiore da settembre 2007. Diminuzioni più marcate per le raffinerie di petrolio
Industria, -1,4% per la produzione

Marcegaglia: "Un dato molto brutto"Il presidente di Confindustria: "C'è preoccupazione massima"Dubbi sulla Robin Tax: "Un ulteriore problema rialzare le tasse"
ROMA - Produzione industriale in forte calo a maggio. Il dato, segnala l'Istat, ha segnato una riduzione dell'1,4% rispetto ad aprile 2008: è il dato peggiore da settembre 2007. Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: "Da tempo sottolineiamo che l'economia sta andando male". Rispetto a maggio dello scorso anno la diminuzione è stata del 6,6%. L'Istat aggiunge che l'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato un calo, sempre su base tendenziale, del 4,1% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di maggio 2007). Su base annua, l'indice grezzo aveva registrato a marzo scorso una diminuzione del 7,6%, che risentiva delle festività pasquali. Nel confronto tra gennaio-maggio 2008 e lo stesso periodo del 2007 l'indice della produzione ha presentato una diminuzione dello 0,9%. L'indice corretto per i giorni lavorativi, nella media dei primi cinque mesi dell'anno ha segnato un calo dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2007 (i giorni lavorativi sono stati 105 come nel 2007). Guardando ai raggruppamenti principali di industrie, l'indice della produzione, nel confronto con maggio 2007, fa registrare variazioni negative per i raggruppamenti dell'energia (-6,9%), dei beni intermedi (-5,3%), dei beni di consumo (-2,8% il totale, -6,9% i beni durevoli, -1,7% i beni non durevoli) e per beni strumentali (-2,7%). Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie, rispetto ad aprile 2008 sono diminuiti del 3,7% per l'energia, del 3,1% per i beni di consumo (-3,2% i beni non durevoli, -3,0% i beni durevoli), del 3,0% per i beni strumentali e dell'1,8% per i beni intermedi. L'analisi per settore di attività economica evidenzia che a maggio l'indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha segnato variazioni positive solo nei settori dei mezzi di trasporto ( 0,7%) e delle macchine e apparecchi meccanici (0,1%).
Le diminuzioni più marcate hanno riguardato i settori delle raffinerie di petrolio (-14,4%), del legno e prodotti in legno (-11,8%), delle estrazioni di minerali (-11,7%) e della lavorazione dei minerali non metalliferi (-7,8%). Dati tutti negativi, invece, a livello congiunturale. Nel confronto tra i primi cinque mesi del 2008 e il corrispondente periodo del 2007, gli aumenti maggiori si sono registrati nei settori dell'energia elettrica, gas e acqua ( 4,7%), delle macchine e apparecchi meccanici ( 3,5%) e dei mezzi di trasporto ( 3,2%). Le diminuzioni più ampie hanno riguardato i comparti del legno e prodotti in legno (-8,0%), delle raffinerie di petrolio (-7,3%) e delle pelli e calzature (-7,1%). "E' un dato molto brutto", è stato il comento a caldo del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. "Da tempo sottolineiamo che l'economia sta andando male. C'è preoccupazione massima", ha detto a margine dell'assemblea dell'Autorità per l'energia. Quanto alla Robin Tax, Emma marcegaglia non ha nascosto i propri dubbi: "In un paese con una pressione fiscale così alta è un ulteriore problema rialzare le tasse", ha affermato, dicendosi però sicura che "l'Autorità vigilera".


2)Telegiornale delle venti(Da uno dei tanti telegiornali)
Roma, 15 dicembre 2011".
ROMA -Lo stato d'assedio proclamato questa notte dal presidente della Repubblica ha esasperato la popolazione logorata dalla gravissima crisi economica. Durante la notte la gente si è riversata nelle piazze delle principali città del Paese, ignorando le misure prese dalle autorità e chiedendo le dimissioni del ministro dell'Economia. La richiesta è stata esaudita. Questa mattina il ministro si è dimesso, e subito dopo è caduto il governo. Il presidente della Repubblica ha convocato i presidenti delle Camere e i capi dei gruppi parlamentari. Proseguono gli scontri in tutto il Paese e i morti sono già trentadue. Le garanzie costituzionali sono state sospese.Il Paese è sull'orlo della bancarotta dopo l’ultimatum della Comunità Europea: per arrestare l’indebitamento dello Stato occorrerebbero almeno 350 miliardi di euro.Il rallentamento dell'economia, dopo l’inizio della recessione americana nel 2008, ha reso sempre più difficile invertire la tendenza all'indebitamento pubblico. Dopo tre anni di recessione, a partire dal giugno di quest'anno, si sono chiuse tutte le fonti di finanziamento internazionale che avevano reso possibile la sopravvivenza di un modello nel quale il deficit cronico veniva costantemente coperto da una nuova emissione di titoli pubblici. A metà agosto il Parlamento ha approvato la cosiddetta "legge del deficit zero", che si è ispirato all’ex ministro dell’economia argentino Domingo Cavallo, come ultima risorsa per recuperare la fiducia dei mercati internazionali.La legge prevede che lo Stato contenga le spese entro i limiti imposti dal prelievo fiscale. Se il denaro non è sufficiente, ai creditori del debito pubblico è data priorità rispetto alle retribuzioni dei dipendenti pubblici e alle pensioni. In applicazione della nuova legge, le retribuzioni e le pensioni sono state così ridotte del 30% a partire da agosto.Con la legge del "deficit zero", il viceministro dell'Economia è andato a Bruxelles per contrattare una soluzione ed evitare la bancarotta. Dopo un difficile negoziato, è stato concesso un prestito di 40 miliardi di euro in modo che il governo italiano possa porre mano alla ristrutturazione di un debito pubblico pari a ben 2.000 miliardi di euro (stima fine dicembre 2011). L'accordo prevede anche una riforma del lavoro, che supera la legge 30 e mira a "flessibilizzare" le condizioni di lavoro, e dovrà basarsi con "contratti temporanei con un livello di retribuzioni più basso di quello attuale".Il versante internazionale relativo alla conversione dei buoni del Tesoro è più complesso. I creditori esteri hanno minacciato di citare in giudizio l’Italia se il governo non dovesse rispettare i patti convenuti.La notizia che la Comunità Europea non intende finanziare l'ultima tranche dei fondi concessi ad agosto ha raffreddato ogni entusiasmo. Il motivo addotto è che il governo non ha rispettato i patti convenuti. Alcuni osservatori ritengono che la decisione sia dettata dalla volontà di prendere le distanze da un paese sull'orlo del precipizio.È la prima volta dal dopoguerra che si assiste a una contrazione in Italia del prodotto interno lordo per il terzo anno consecutivo. La crisi attuale si sviluppa nel contesto di una forte rilancio delle principali economie mondiali.La riduzione delle disponibilità finanziarie pubbliche ha trascinato verso il basso anche le disponibilità finanziarie private, mentre la riduzione dei consumi ha aggravato la recessione. Il circolo vizioso si è completato dalla riduzione del prelievo fiscale e con il congelamento dei conti correnti e il blocco dell’erogazione degli interessi sui titoli di Stato."

A proposito di vacanze al mare:

Pillola del giorno: "Chissà quanta gente avrai trovato, che bordello di turisti", tu negavi ed affermavi:"no no no no no no no no no no no no, eravamo solamente io e Giovanna sopra un'isola deserta tipo ci hai presente due chilometri di spiaggia vuota,dormivamo in un capanno in riva al mare e alla sera i pescatori ci portavano del pesce, facevamo le grigliate sulla spiaggia e cantavamo a squarciagola le canzoni di Battisti fino all'alba, tanto l'isola è deserta", tu dicevi e io pensavo: "Ma che cazzo, tutti quelli che ritornan dalla Grecia sono stati sopra un'isola deserta tipo ci ho presente due chilometri di spiaggia vuota col capanno e i pescatori, ma contando tutti quelli che mi dicono 'sta cosa io mi chiedo quante cazzo di isolacce deve averci questa merda di una Grecia, poi 'sti pescatori greci non potrebbero pescare in alto mare e impiccarsi con le reti senza andare a importunare le ragazze come te che normalmente sono brave ma travolte dagli eventi non disdegnano di fare la puttana?"
Claudio Bisio / Rocco Tanica.

Nessun commento: