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domenica 20 luglio 2008

Invito allo shopping.

Dal blog di gallina vecchia fa buon brodo ( http://gallinavecchiafabuonbrodo.blogspot.com/ ) ho travato questa deliziosa immagine che intitolerei invito allo shopping, e poichè fare la spesa diventa sempre più complicato a causa dei forti aumenti ed i negozi fanno a gara a chi fa più sconti, ho scovato sulle pagine de Il Messaggero ( http://www.ilmessaggero.it/ ), questo articolo sui saldi:

Via ai saldi estivi nelle principali città italianeCodacons: a Roma acquisti in calo del 15%

ROMA (5 luglio) - Si aggirerà attorno ai 4 miliardi di euro, con un'incidenza dell'11,2% sul fatturato annuo del settore, la stagione dei saldi estivi, che da oggi prende il via nelle principali città italiane: la caccia allo sconto si è aperta oggi a Roma, Milano, Torino, Venezia, Bologna, Bari, Ancona e Trieste, precedute solo da Napoli, che ha iniziato mercoledì scorso e Genova dove il via agli acquisti scontati è stato dato ieri 4 luglio. Ultime città a partire saranno Catanzaro, Campobasso, Trento e Bolzano dove si dovrà attendere fino al 15 luglio. La stima del valore dei saldi è di Confcommercio.
Un fatturato, quello dello shopping a prezzi scontati, che dovrebbe costituire una boccata d'ossigeno per i consumi che anche a maggio hanno registrato un consistente segno negativo con una riduzione del 2,7%: la flessione, nel complesso dei primi cinque mesi dell'anno, è stata dell'1,9%, valore decisamente peggiore rispetto al +1,1% registrato nell'analogo periodo del 2007. Adoc: ogni famiglia spenderà 220 euro. Secondo l'Adoc aumenteranno i consumatori che acquisteranno beni in saldo, ma la spesa è destinata a calare sensibilmente.
Rispetto al 2007 l'associazione prevede un aumento del 3% dei consumatori che sfrutteranno gli sconti ma con una spesa a famiglia che si assesterà sui 220 euro, il 15% in meno della scorsa stagione. Codacons: a Roma acquisti in calo del 15%. Saracinesche alzate e sconti che vanno dal 30 al 50% in quasi tutti gli esercizi del centro e della periferia. Ma nella capitale i saldi nella Capitale: secondo il Codacons l'andamento è tra i peggiori degli ultimi anni: il numero di cittadini in giro per le strade o nei centri commerciali è diminuito di circa il 10% rispetto i saldi estivi del 2007, mentre la propensione all'acquisto è crollata del 15%, e sembra destinata a peggiorare nei prossimi giorni.
«Gli effetti del caro-petrolio, associati ad una politica dei prezzi sbagliata e ad una generale sfiducia dei consumatori, si fanno sentire - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi -. I cittadini sempre più impoveriti tagliano in modo particolare le spese per abbigliamento e calzature, al fine di poter far fronte a rate, bollette, mutui e tariffe sempre crescenti. L'unica soluzione è quella di liberalizzare i saldi e arrivare ad una generale e sensibile riduzione dei prezzi per far riprendere i consumi degli italiani».
Le regole. Intanto, ecco una serie di regole che possono tornare utili al consumatore in vena di shopping in saldo, dalla possibilità di cambiare il capo acquistato al pagamento con carta di credito all'indicazione del prezzo di partenza.
Cambi. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.
Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi e pagamenti. Non c'è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Per i pagamenti le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
Prodotti in vendita e indicazione del prezzo. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia, nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. E' obbligo del negoziante indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Chissà perchè sento che il leggero ottimismo che traspare da questo articolo, non mi convince nemmeno un poco, sono convinto che non c'è saldo che tenga, i consumi continueranno a calare, e forse è anche un bene, spesso ci riempiamo casa di tanti prodotti superflui dei quali potremmo tranquillamente fare a meno, dice il saggio: Perchè acquistare oggi quello che puoi acquistare dopodomani?

Pillola del giorno: Faceva cosi caldo che abbiamo dovuto dare da mangiare dei cubetti di ghiaccio alle galline per evitare che ci deponessero uova sode,
Tony Randall.

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