AVVISO AI NAVIGANTI: DAL 15 SETTEMBRE LA VETRINA SI E' SPOSTATA SU NUOVO BLOG.

AVVISO AI NAVIGANTI: DAL 15 SETTEMBRE LA VETRINA SI E' SPOSTATA SU NUOVO BLOG.
NUOVO BLOG: www.ninomalgeri.blogspot.com ci si può collegare anche subito, cliccando sul veliero.

sabato 2 agosto 2008

Il nuovo imprenditore.

Nella foto: Lo squalo tigre.

"Voglio morire ricco", Marcello Marchesi ( http://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_Marchesi ), fine umorista giornalista e scrittore diceva: "Voglio morire ricco sfondato, alla mia morte si dovrà dire di me: Poveretto gli è scoppiato il portafoglio".
Nel mondo degli affari esistono due categorie di persone, l'imprenditore cinico spietato e senza scrupoli (anzidetto "Squalo"), con un pelo cosi nello stomaco, che pur di guadagnare del vile denaro si venderebbe anche la madre;
Poi c'è l'imprenditore avveduto e lungimirante che lavora e si adopera per far crescere la sua azienda al quale si adatta una citazione di Winston Churchill (http://it.wikipedia.org/wiki/Winston_Churchill ), che diceva:"Alcune persone vedono un'impresa privata come una tigre feroce da uccidere subito, altri come una mucca da mungere, pochissimi la vedono com'è in realtà: un robusto cavallo che traina un carro molto pesante".
Fanno parte di questa seconda categoria di persone sicuramente Henry Ford (http://it.wikipedia.org/wiki/Henry_Ford) ed Adriano Olivetti ( http://it.wikipedia.org/wiki/Adriano_Olivetti ), due grandi industriali degli inizi del secolo scorso. E' grazie all'Ingegner Adriano Olivetti ed alle sue capacità manageriali che portarono la Olivetti ad essere la prima azienda del mondo nel settore dei prodotti per ufficio, egli unì una instancabile sete di ricerca e di sperimentazione su come si potessero armonizzare lo sviluppo industriale con la affermazione dei diritti umani e con la democrazia partecipativa, dentro e fuori la fabbrica, la sua poliedrica personalità lo portò a impegnarsi non solo nel campo strettamente industriale e imprenditoriale, ma ad occuparsi anche di problemi di urbanistica, di architettura, di cultura, oltre che di riforme sociali e politiche. A Ivrea avviò la progettazione e costruzione di nuovi edifici industriali, uffici, case per dipendenti, mense, asili, dando origine ad un articolato sistema di servizi sociali. In particolare, nel 1937 diede inizio alla costruzione di un quartiere residenziale per i dipendenti, su progetto degli architetti Figini e Pollini.
Per Adriano Olivetti l'organizzazione del territorio e le caratteristiche architettoniche degli edifici avevano una grande importanza anche sotto il profilo sociale ed economico.
Sappiamo tutti come è andata a finire l'azienda Olivetti dopo la morte di Adriano Olivetti, ma se si parla con i "vecchi" concessionari saranno tutti concordi nel descriverlo come un vero signore, egli soleva dire: "Voglio che i miei dipendenti guadagnino bene, perchè cosi si potranno permettere di acquistare i prodotti che produco con il loro lavoro".
Fa veramente piacere sapere che in Italia esistono tanti piccoli e medi imprenditori i quali idealmente abbracciano questa filosofia di vita, e sono convinto che esistono anche tanti commercianti con la stessa idea, bisogna che queste persone si incontrino, perchè potrebbero nascere degli spunti interessanti per lo sviluppo delle loro attività in armonia con l'ambiente che li circonda.
Charles Dickens scrittore inglese diceva a proposito degli affari: "Questa è la regola negli affari: "Fatela agli altri, perché loro la farebbero a voi".

Pillola del giorno: Che Dio ci perdoni. E ci perdonerà. E' il suo mestiere.
Marcello Marchesi.

Nessun commento: